SS. Cosma e Damiano

dal Sinassario dei Santi Cosma e Damiano (1 Luglio):
Questi santi hanno vissuto nella grande città di Roma nei giorni dell'imperatore Marco Aurelio Carino, erano fratelli ed entrambi svolgevano il mestiere di medico, guarendo non solo le persone, ma anche gli animali. In cambio loro chiedevano solo la fede e testimonianza di Cristo, e nient'altro.

Furono denunciati all'imperatore come guaritori con arte magica, ma non vollero rinnegare Cristo, anzi, salvarono anche l'imperatore dal paganesimo donandogli addirittura una guarigione. L'imperatore li minacciò con pesanti torture, e ricevette in cambio il giramento del collo e della testa all'indietro. Per questo, coloro che erano lì presenti credettero in Cristo. Poi l’imperatore liberò i santi, rimandandoli a casa con tanto onore.

Dopo di che il loro insegnante, colui che gli insegnò l'arte medica, invidiandoli, salì con loro su una montagna per raccoglie delle erbe e li uccise con delle pietre.

Nota:

Bisogna sapere che la Chiesa celebra tre coppie distinte di Santi Anargiri sotto il nome di Cosma e Damiano. I primi celebrati il 1° novembre, erano originari dell’Asia Minore, figli di una santa donna di nome Teodota. Essi morirono in pace e furono sepolti in un luogo chiamato Feremas. I secondi, celebrati il 1° luglio, erano originari di Roma essi furono uccisi a colpi di pietre dal loro maestro geloso e malvagio. Quanto ai santi che noi celebriamo oggi, essi erano originari dell’Arabia. Abili nell’arte medica essi andavano di città in città e di villaggio in villaggio, curando gratuitamente i malati che incontravano e proclamando a tutti la venuta di Cristo, il vero medico delle anime e dei corpi. Allorché la persecuzione scatenata da Diocleziano e Massimiano (284-305) contro i cristiani infuriava, i santi si recarono con i loro tre fratelli, Leonzio, Antimo e d Euprepio in una città di Licia chiamata Aigèa e si presentarono avanti al governatore per confessare il Cristo. Vennero legati loro le mani ed i piedi e gettati in mare. Ma un angelo di Dio allora li prese e li depose incolumi sulla riva. Gli empi li catturarono di nuovo e li gettarono in una fornace ardente, ma senza alcun successo. Infine furono crocifissi, a immagine del loro Divino Maestro e gli venne tagliata la testa.

AKATISTOS DEI S.S. COSMA E DAMIANO

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